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sabato 28 novembre 2009
giovedì 24 settembre 2009
" La geografia della Sicilia"
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Fanno parte della regione vari arcipelaghi e isole: a Nord Ustica e le isole Eolie o Lipari; ad Ovest le Egadi; a Sud Pantelleria e le isole Pelagie, che costituiscono la parte più meridionale dei territorio italiano; ed ancora alcuni gruppi di isole più piccole come quelle dello Stagnone di Marsala.
La catena montuosa settentrionale siciliana presenta caratteristiche identiche a quelle dell'appennino calabrese e va considerata come sua appendice. Il territorio è per la maggior parte collinoso (61,4% della superficie). I monti al di sopra dei 500 m. sono il 24,5% e le pianure il 14,1%. Fanno parte della catena montuosa settentrionale tre sezioni distinte: i Peloritani, i Nebrodi e le Madonie. I primi, molto impervi, sono simili ai monti calabresi, anche se meno alti di questi (raggiungono il loro massimo con i 1374 m della "Montagna Grande"). Meno ricche di vegetazione, ma più alte sono le Madonie che raggiungono, sul Pizzo Carbonara, i 1975 m e il cui limite occidentale è tracciato dai fiumi Torto e Platani. Il centro dell'isola è racchiuso fra i monti Sicani e gli Erei. Poi, gli lblei che portano a circa mille metri la punta sud-orientale dell'isola e presentano caratteristiche geologiche tutte africane. Infine l'Etna, vulcano attivo fra i maggiori dei mondo (3300 m).
Le principali pianure dell'isola, in generale molto fertili, sono da Est a Ovest: la Piana di Catania, solcata dai fiumi Simeto, Dittaino e Gornalunga; la Val di Noto; la Val di Mazara; la Conca d'Oro.
I principali fiumi sono il Salso (km 144) e il Platani (km 110) entrambi sfocianti nel mare di Sicilia. Importanti sono anche, ad oriente, l' Alcantara (famoso per le sue Gole) e il Simeto (da poco vi è stata attivata una riserva naturale), ad occidente il Torto e il Belice. Poco rilevanti i laghi: fra quelli naturali il principale è quello di Pergusa. Singolarissimi sono i "laghetti" di Tindari.
Il clima siciliano ha caratteristiche sensibilmente diverse a seconda della parte dell'isola: a Nord, lungo la costa, è caratterizzato da estati calde e inverni miti e quindi lo si può definire di tipo prettamente mediterraneo. Più elevate sono le temperature della costa meridionale e spesso anche dell'interno, in cui molto forti sono le escursioni termiche. Le precipitazioni sono rare e aumentano specialmente col crescere del rilievo. Sui monti, oltre i 1600 metri, la neve crea un manto abbastanza persistente, tale da permettere la pratica di sport invernali. Fra i venti, tipico è lo scirocco, caldo-umido e di provenienza sahariana, che talora rende irrespirabile l'aria.
Per quanto riguarda flora, una delle caratteristiche che sembrano più tipiche dell'isola e che colpiscono il viaggiatore quando si allontana dalla passeggiata sulla costa (specialmente in estate) è l'aridità e la scabrosità dei terreno. Famosi sono i boschi dei Nebrodi, la Foresta Vecchia, la Serra del Re, i boschi di Mistretta e di Caronia. Nel territorio palermitano, vicino alla Rocca Busambra, abbiamo il bosco della Ficuzza in cui prosperano le sughere e un tempo riserva di caccia di Ferdinando di Borbone.
mercoledì 23 settembre 2009
"Tonnara di Santa Panagia"
La Tonnara di Santa Panagia è situata a nord di Siracusa, nell'omonimo promontorio.
Gli stabilimenti esistenti si possono far risalire al Settecento, probabilmente ricostruiti su un precedente impianto a seguito del terremoto del 1693. Fu utilizzata sino agli anni cinquanta quando divenne inattiva a causa dell'introduzione della pesca al tonno con "reti volanti", nonché per l'elevata concentrazione di industrie e raffinerie chimiche.
Attualmente la tonnara versa in gravi condizioni di degrado, tuttavia è stato predisposto un progetto della Regione Siciliana con i fondi di Agenda 2000 per la ristrutturazione e la trasformazione del sito nel primo Museo regionale Paleontologico.
Fondazione...
La città di Siracusa in Sicilia fu fondata nell'VIII secolo a.C. da coloni greci provenienti da Corinto. Fu città di primaria importanza nella Sicilia greca. Conquistata dai Romani nel 212 a.C., fu capitale della provincia di Sicilia. Ancora importante sotto il dominio bizantino, fu presa dagli Arabi nell'878. Nell'XI secolo fu riconquistata dai Bizantini e passò quindi sotto il dominio dei Normanni. Dopo un breve dominio genovese nel XIII secolo, seguì le vicende di tutta la Sicilia (Regno di Sicilia e Regno delle Due Sicilie, prima, e Regno d'Italia poi).
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